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| I fumetti costano molto, ma ci sono “pezzi” che costano esageratamente troppo.
In giro per il mondo c’è gente che per collezionismo o crisi di onnipotenza è decisa a spendere cifre impensabili. Noi ci lamentiamo dei sette euro di un manga qualsiasi, mentre qualcuno non vede l’ora di spendere centomila euro o più. Abbiamo appreso che i pazzissimi divoratori di fumetti il 5 giugno scorso hanno investito un totale di circa un milione e centocinquantamila euro nell’asta tenuta da Artcurial (cliccate qui per sfogliare il catalogo che è stato messo online in versione pdf)!
Una china di Hergé, che fu realizzata per la rivista le Petit Vingtième del 10 febbraio 1938, con dedica e firma autografa, è stata rilasciata per la somma di 92.000 euro. A dire il vero il suo valore era assai più alto, ma la gente comune sopporta mal volentieri l’idea che tanti soldi siano messi a disposizione per un semplice fumetto o un semplice disegno.Non vogliamo giustificare i collezionisti senza freni, ma è necessario puntualizzare che il fumetto è arte; non ci saranno mai artisti riconosciuti a livello planetario come i fenomeni Caravaggio o Leonardo, ma nel nostro piccolo dobbiamo iniziare ad accettare di dare importanza a questa forma d’arte fatta di nuvole, parole e tante espressioni. Read the whole post...
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