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| Dopo Tex e Dylan Dog, gli italiani riconoscono come “fumetti nostrani” le tantissime vignette satiriche pubblicate sui quotidiani.
Tra i vignettisti più celebri c’è Forattini, che recentemente, durante l’inaugurazione ad Aosta del Festival Internazionale della parola Babel, ha voluto lanciare un forte messaggio di allarme. L’artista ha dichiarato di sentirsi esiliato ed è convinto che questo stesso destino spetterà a tutta la satira in generale. Sotto, sotto la sua è una critica politica, poichè da un po’ di tempo le sue vignette non sono più pubblicate sui giornali e la sua vita è diventata un “perigrinare continuo”.
In questi giorni è stata anche inaugurata la mostra “Forattini, Satira in gloria“, ma questo non riesce a far sorridere l’autore che soffre per sentirsi soffocato e deluso. Le vignette politiche fanno veramente così paura ai potenti? Un piccolo disegno, confinato ad un angolo della prima pagina di un quotidiano, sembra avere un concreto potere mediatico, poiché i loro messaggi raggiungono in modo diretto ed immediato il lettore.Read the whole post...
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