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| Il governo della prefettura di Osaka, dopo aver approvato un decreto sul “sano sviluppo dei giovani”, nell’aprile del 2006 ha cominciato a stilare una lista di “pubblicazioni dannose”. Il criterio di identificazione è preciso, matematico: la pubblicazione è dannosa se 1/10 delle pagine contiene illustrazioni di atti sessuali, ovviamente non espliciti, poiché non si tratta di hentai. Questo “bollino rosso” comporta un divieto di acquisto e di lettura per i minori di 18 anni.
Visto che il provvedimento tende a “inibire la stimolazione di impulsi sessuali nei giovani”, negli anni sono finite nel mirino del censore alcune pubblicazioni shoujo dalle copertine con richiami sessuali in bella mostra.
Ma si riteneva che il materiale "boys-love” (ovvero shounen–ai e, soprattutto, yaoi), essendo indirizzato al pubblico femminile e dipingendo relazioni tra giovani maschi, non potesse in alcun modo configurare la stimolazione dei suddetti impulsi.
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